sabato 20 febbraio 2016

Himizu di Sion Sono, in concorso a Venezia

Himizu è il nome giapponese di una particolare specie di talpa. Ma è anche un manga drammatico e dai temi scomodi di Minoru Furuya poi trasposto in film da Sion Sono nel 2012, in concorso al Festival del Cinema di Venezia nello stesso anno.
La vita familiare del giovane Sumida non procede di certo a gonfie vele. La madre ha prima sbattuto fuori di casa il padre ubriacone e dopo si è trasferita presso l'abitazione del nuovo compagno, lasciando il figlio solo e alle prese con le preoccupazioni della vita di tutti i giorni e del negozio di noleggio di barche che gestisce. Sottoposto a grande stress, Sumida deve fare i conti con la crudeltà e il mondo oscuro dei demoni della sua mente, che a poco a poco cercano di prendere il sopravvento. L'unica persona che prova a stargli vicino è la compagna di classe Keiko Chazawa alla ricerca di qualcuno da amare...
Fattore curiosità: I due giovani attori protagonisti, ovvero Shota Sometani e Fumi Nikaido, sono stati insigniti del "Premio Marcello Mastroianni" rispettivamente come "Miglior Giovane Attore e Attrice Emergente", che mai nessun attore giapponese aveva ricevuto in precedenza.
Il regista aveva già completato la stesura della sceneggiatura, ma dopo i terremoti e tsunami che hanno colpito il Tohoku nel 2011, ha deciso di rifare tutto per adattare il film alla luce di quei disastrosi eventi.
 
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