Vi ricordate del remake
fumettistico di Occhi di gatto dal titolo Cat's Ai? Ebbene, anche il
seinen disegnato da Shin Asai sta per terminare.
Sul numero di febbraio della rivista Gekkan Comic Zenon di Tokuma Shoten è stato annunciato ufficialmente che il seinen action Cat’s Ai (remake di Cat’s Eye, da noi meglio noto come Occhi di gatto) di Shin Asai terminerà
il 25 gennaio prossimo venturo, sul numero di marzo della rivista.
Inoltre è anche stata svelata la data di uscita dell’ottavo e ultimo
tankobon: il 20 marzo 2014. E mentre mi risuona della testa la sigla di
Cristina D’Avena (O o o, Occhi di gatto, O o o, Occhi di gatto…),
andiamo a vedere la storia di questo fumetto.
In origine fu Cat’s Eye, seinen action scritto e disegnato da Tsukasa Hojo,
fumetto che diede fama internazionale all’autore. La prima versione di
Occhi di gatto inizia la sua pubblicazione nel 1981 sulla rivista Shuukan Shounen Jump di Shueisha,
salvo comparire anche su Shinchosha nel 2001 e Tokuma Shoten nel 2005.
Per quanto riguarda il numero di tankobon originari, ne sono state fatte
diverse versioni in patria: la raccolta del 1982 è formata da 18
tankobon, quella del 1994 da 10 tankobon (così come quella del 1995),
mentre quella del 2006 da 15 volumi. In Italia viene pubblicato da Star Comics.
Arriviamo al 25 ottobre 2010, quando il disegnatore Shin Asai
insieme la mangaka Tsukasa Hojo e Sakura Nakameguro decidono di dare
vita a quello che a volte viene considerato un remake e a volte un
sequel, cambiando il titolo in Cat’s Ai (qui alla base
c’è un gioco di parole che permette di passare da Cat’s Eye a Cat’s Ai:
il kanji usato per Eye ha la stessa pronuncia in inglese, ma qui si
aggiunge il significato della parole amore). La nuova serie viene
pubblicata sulla rivista Comic Zenon di Tokuma Shoten e si comporrà in totale di otto tankobon.
La trama di Occhi di gatto la conosciamo più o meno
tutti: le tre sorelle Kisugi, Rui (Kelly nella versione italiana),
Hitomi (sheila) e Ai (Tati) gestiscono di giorno il caffè Cat’s Eye
(Occhi di gatto) e di notte si trasformano in ladre. Il loro scopo è
recuperare tutte le tele e le opere create dal famoso artista Michael
Heinz, scomparso da tempo e di cui si sono perse le tracce e padre delle
tre sorelle: sperano così di ricostituire la sua collezione, depredata
dai nazisti e trovare indizi per rintracciarlo.
A complicare il quadro ci si mette il fidanzato di Sheila, Toshio
Utsumi (Matthew Hisman), il quale è il detective della polizia
incaricato di indagare e catturare proprio la banda di Occhi di gatto. A
questo punto cambia il finale dal fumetto all’adattamento anime: mentre
nella serie tv il finale è aperto, nel fumetto Hitomi confessa a Toshio
tutta la verità, fugge negli Stati Uniti, perde la memoria a causa di
una meningite virale e viene raggiunta da Toshio, il quale grazie
all’amnesia può ricominciare a vivere la loro storia d’amore senza le
complicazioni della vita precedente di Hitomi. Ma da alcune scene si
capisce che Hitomi stia fingendo la perdita di memoria, per poter vivere
una nuova vita col suo amato Toshio.
A questo punto arriva il remake/sequel di Cat’s Ai.
La gattine, dopo tutta la fatica fatta, hanno scoperto che il loro padre
è morto. Passano così due anni, durante i quali hanno giurato di non
fare più la vita da ladre, almeno fino a quando non decidono di
ricominciare da capo per aiutare i deboli e gli oppressi.
Via | Manga-News
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