mercoledì 17 febbraio 2010

Carletto, principe dei mostri, in un live action

Satoshi Ohno, ventinovenne leader della popolare band giapponese degli Arashi, prenderà parte all'adattamento televisivo live-action su Kaibutsu-kun. La notizia è stata riportata dal quotidiano Sankei Sports, che ha annunciato così la nuova trasposizione del manga Kaibutsu-kun, di Fujiko Fujio A. L'opera, una commedia horror dai toni demenziali, è nata proprio dalla matita di quest'ultimo, uno dei due creatori del celebre gattone blu Doraemon. La storia narra le vicende del giovane Kaibutsu-kun, principe del regno di Kaibutsu Land (in Italia Mostrilandia), il quale decide di scendere a vivere nel mondo degli umani come prova d'allenamento per diventare il futuro re del proprio Paese. Ohno avrà il ruolo del protagonista, Kaibutsu-kun, conosciuto in Italia come "Carletto, il principe dei mostri".
La nuova serie verrà trasmessa sulla rete NTV a partire dal prossimo aprile, e sarà il primo adattamento live-action del manga dopo due serie animate. La produzione utilizzerà la computer grafica e una serie di particolari trucchi, per consentire a Ohno di trasformarsi in un "kaibutsu", ovvero in un mostro.

Il manga originale è stato serializzato sulla rivista Shonen Gaho, della casa editrice Shonen Gahosha, tra il 1965 ed il 1969; altre rielaborazioni cartacee dell'opera si sono avute sulla rivista Shonen King, da tempo chiusa, facente capo al medesimo editore, tra il 1967 e il 1969, nonché sulla rivista CoroCoro Comic della casa editrice Shogakukan, tra il 1980 e il 1982. La casa di produzione Tokyo Movie Shinsha (TMS) ne ha fatto una serie animata tra il 1968 ed il 1969, mentre un remake è stato portato avanti dalla Shin'ei Doga tra il 1980 e il 1982; la serie conta anche un lungometraggio animato, realizzato nel 1981. Finora, tuttavia, non era mai stata realizzata una versione live-action televisiva. In Italia il manga è tuttora inedito, mentre la serie televisiva è stata trasmessa per la prima volta nel lontano 1984, ed è subito diventata molto popolare tra i giovani telespettatori italiani dell'epoca.

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