martedì 18 novembre 2008

La filosofia scolastica degli Anime

La rubrica «Ask John» (Chiedilo a John) di AnimeNation Blog, in questi giorni ha affrontato la questione del rapporto tra anime e scuola.
Domanda: Perché il trasferimento di studenti in nuovi istituti è divenuto un soggetto tanto diffuso negli anime? Indubbiamente una delle caratteristiche più comuni in cui è facile imbattersi negli anime e l’arrivo di nuovo studente che, avvolto da un’aura di mistero, interrompe la solita routine della classe. Sarebbe interessante spiegare l’origine di questo espediente con i suoi effetti, e se si trova la classica eccezione che conferma la regola.
Risposta: Negli ultimi quindici anni lo stile narrativo negli anime e nei manga si è basato molto sulla figura dello studente e i suoi surrogati, arrivando perfino a definirla come caratteristica principale di un anime. Se facciamo caso alle ultime serie animate giapponesi, possiamo notare che almeno in cinque di esse tutta la storia si incentra sulle avventure scolastiche del nuovo arrivato. Cerchiamo di capire il perché dell’uso così frequente di questo soggetto.

Nella storia degli anime il primo caso in cui si è potuto parlare del cosiddetto trasferimento studentesco, è avvenuto nella serie Sasurai no taiyo (Jane e Micci in Italia) del 1971. Il fenomeno ha pian piano iniziato ad avviarsi, portando alla luce successi come Lamù, la ragazza dello spazio, Sun College e Dr. Slump. Ma l’apice è stato toccato nel 1991 con la serie OAV della Gainax, Houno no tenkousei (Blazing Transfer Student). La serie, poco conosciuta, è tratta da un B-Movie giapponese degli anni Settanta, portando nell’immaginario degli anime l’icona dello studente spavaldo e determinato a farsi valere nel nuovo istituto. Vari autori hanno cercato di far evolvere questo carattere in parodie del tipo Akane Maniax, ma l’iconografia vera e propria venne lanciata dalla serie Gainax. Nella società giapponese, l’individualismo è un male a dir poco terribile non tanto per il singolo quanto per la collettività. In Giappone i gruppi sociali sono organizzati in senso “verticale”: i membri di un villaggio, di un'impresa e della stessa comunità nazionale hanno sviluppato un profondo senso della gerarchia e si identificano con il gruppo al quale appartengono. Ogni individuo dipende direttamente da un altro, al quale è legato da un rapporto dalle forti valenze emotive, che conferisce prestigio e, soprattutto, identità sociale. La modernizzazione e lo sviluppo industriale non avrebbero intaccato l'originalità della società giapponese.

Quindi il concetto del trasferimento dell’allievo oltre a rappresentare un possibile soggetto per la narrazione poiché la storia incentrata sul ragazzo “nuovo” riesce a sfidare le convezioni uscendo dai caratteri standard che il Giappone si è abituato a seguire. Questo tema è divenuto molto apprezzato dagli autori di anime non solo perché riesce ad infrangere la barriera della normalità, ma per la malleabilità che può venire usata nelle diverse storie che vadano da una storia romantica ad una comica, o avventurosa, senza spezzare il filo conduttore del racconto. Altri esempi li possiamo trovare in Azumanga daioh, Denno Coil, Sukeban deka, La malinconia di Haruhi Suzumiya, Sugar Rune ecc. L’unica variante che può verificarsi in questa tematica è l’arrivo di un nuovo insegnante, che spesso potrà vestire i panni dell’acerrimo nemico del protagonista, tentando continuamente di sottomettere il nuovo arrivato per far capire chi comanda oppure, ricordando Great Teacher Onizuka, starà dalla parte degli alunni.

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