martedì 16 settembre 2008

Giappone: Boom dei consumi del vino grazie a un manga

Ni-hao, leggete questo articolo, veramente interessante, de LASTAMPA.it:
Boom dei consumi del vino grazie a un fumetto
VITTORIO SABADIN (corrispondente da Londra)
"Shizuku Kanzaki è il più straordinario sommelier del Giappone. Conosce tutti i vini migliori, ne elenca con competenza i pregi e basta una sua occhiata di approvazione a un bicchiere per fare impennare le vendite di qualunque Cabernet, Bordeaux o Syrah non solo a Tokyo, ma anche nella Corea del Sud e in Cina. Per sapere quali ordinazioni fare, gli importatori di vino di mezza Asia devono aspettare che lui si pronunci. E per scoprire qual è l’etichetta consigliata devono correre in edicola, a comperare una copia di «Kami no Shizuku» («Le gocce di dio»), il fumetto del quale l’immaginario personaggio di Shizuku Kanzaki è protagonista. Gli eroi dei «manga» hanno più volte influenzato le scelte dei consumatori in Giappone, ma non era mai accaduto che uno di loro diventasse così popolare da essere più ascoltato degli esperti in carne, ossa, olfatto e palato.
I principali importatori locali, come il gruppo di «Enoteca», hanno ammesso che il fumetto condiziona le loro scelte nel momento di fare le ordinazioni. E’ bastato che Shizuku, in un singolo disegno, posasse lo sguardo su una bottiglia di Riesling neozelandese del 2006 perché le vendite esplodessero, e non si è mai bevuto così tanto Saint-Aubin Premier Cru davanti a un piatto di Sashimi e Onigiri da quando un cenno del capo, in un’altra striscia, ne ha certificato lo splendore.

«Kami no Shizuku» vende 500 mila copie a settimana e i volumi delle raccolte sono stati acquistati ormai da milioni di lettori, soprattutto donne affascinate dalla raffinatezza del giovane eroe. I corsi per sommelier a Tokyo sono al completo, e la compagnia aerea All Nippon ha dovuto rivedere la lista dei vini di bordo, eliminando le etichette dozzinali, ormai snobbate da passeggeri che grazie alle «Gocce di dio» sono diventati sempre più esigenti e competenti. In Corea del Sud (dove si pensa di realizzare un film sulle avventure di Shizuku, con protagonista il rubacuori Bae Yong-joon) i negozi di alcolici nei quali le vendite di vino rappresentavano un terzo del totale hanno visto calare drasticamente le richieste di birra e di liquori ricavati dal riso: ora otto bottiglie su dieci acquistate dai consumatori provengono dai vigneti europei, australiani e del Sud Africa. A molti piccoli produttori europei è persino capitato di ricevere una telefonata nella notte, con l’improvvisa richiesta di centinaia di casse del loro vino, da spedire subito in Giappone. Ne ha ricevuta una anche l’azienda agricola italiana Colli, che produce a Conegliano il «Rosso Contrada di Concenigo», un vino improvvisamente apparso nel fumetto e le cui esportazioni sono aumentate del trenta per cento.

Scritto dall’autore Kibayashi Shin e da sua sorella, «Kami no Shizuku» è diventato un fenomeno mondiale, analizzato da decine di siti web e da autorevoli giornali come il «Times». Il merito del successo è di un intreccio che si ispira un po’ a Indiana Jones e un po’ al «Codice da Vinci», con la sofisticata aggiunta di continui assaggi dei migliori vini del mondo. Shizuku scopre le delizie del vino dopo la morte del padre, un famoso enologo, che gli ha lasciato un insolito testamento: la descrizione dei dodici vini che lui considerava i migliori del mondo, ognuno paragonato a uno dei dodici discepoli di Gesù. La prima persona che troverà questi «discepoli» avrà accesso a una cantina segreta, nella quale è custodita una preziosissima collezione di rare bottiglie. Passando da un assaggio all’altro, Shizuku deve non solo cercare di restare sobrio, ma anche guardarsi da un concorrente temibile sulle tracce dello stesso tesoro: il fratellastro Itsusei Tomine, un competente enologo che non vuole essere escluso dall’eredità. Vincerà di sicuro Shizuku, non si sa fra quante puntate. Ma nel frattempo decine di produttori di vino in tutto il mondo si stanno preparando: se la loro etichetta comparirà fra quelle dei «dodici discepoli» bisognerà avere pronte migliaia di casse e una nave porta-container da inviare subito a Tokyo. Possibilmente prima che ci arrivino gli altri undici."

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